La Confraternita del SS. Sacramento rappresenta la più antica confraternita di Monte Porzio Catone ed è tra quelle più longeve anche del territorio limitrofo, infatti le sue origini risalgono al 1580, prima della realizzazione dell ‘attuale Duomo, quando la famiglia Borghese volle istituirla per curare le celebrazioni sacre e per diffondere il culto per il SS Sacramento.Questo è testimoniato da documenti storici che risalgono appunto a tale epoca, tratti dai resoconti delle visite pastorali del vescovo Tuscolano nella terra di Monte Porzio. La Confraternita è stata sempre protagonista nella vita religiosa e civile del nostro Comune ma solo nel settecento con il cardinale Duca di York, fautore di un rinnovamento di queste organizzazioni, venne stilato un nuovo statuto nel quale sono stati delineati gli scopi e le motivazioni che devono animare la vita associativa.Lo statuto è giunto fino ai giorni nostri, rinnovato nel 1987 grazie al Priore di quel periodo Paciotti Igino, ed è ancora questo documento che, sotto la protezione dei nostri protettori S. Filippo Neri e S. Carlo Borromeo, ci ispira e ci guida nelle nostre decisioni. La vita di un confratello deve essere guidata dalla SS.ma Eucarestia, deve infatti partecipare intensamente alle celebrazioni e deve, con la carità verso i fratelli, testimoniare la propria fede cristiana. Per entrare a fare parte della Confraternita occorre iniziare un percorso formativo che culmina nel rito della Promessa. L’ attività della Confraternita, inoltre, è anche improntata verso una profonda vita associativa che si concretizza in incontri conviviali, in gite sociali ed in manifestazioni organizzate dalla Confraternita stessa. La stessa associazione, inoltre, è responsabile dei locali della parrocchia e del materiale in essi contenuto, oltre ad essere proprietaria di un oratorio e di opere di elevato valore storico ed artistico, tra cui un pregevole crocefisso dei primi del 1600 in legno, uno stendardo di notevoli dimensioni del 1807 e l’immagine del S.Bambino in cera del 1700, un Cristo Morto in cartapesta e stucco del 1700, antichi lampioni con gli stemmi dei Borghese e arredi processionali, personaggi del presepe a grandezza naturale in gesso con strutture in legno.
Tale presepe rappresenta la tradizione a cui ancor oggi i monteporziani sono particolarmente legati. Dal 1932, con Decreto Regio, la Confraternita è divenuta un’ organizzazione civilmente e giuridicamente riconosciuta; per questo ha richiesto e ottenuto la gestione delle luci votive del Cimitero comunale dal 2000. Sede della Confraternita e luogo di incontro è l’ Oratorio del SS. Sacramento, di epoca moderna, che si trova sul luogo dell’ antico Oratorio del 1700 distrutto da un bomba durante la Seconda Guerra Mondiale, si conserva la vecchia campanella del 1696 a testimonianza del vecchio oratorio. Della Confraternita fa parte il Gruppo Amici del Presepe che organizza la Mostra Internazionale dell’Arte Presepiale ed il famoso presepe in Duomo che è ormai diventato una tradizione di profondo richiamo nei Castelli Romani. L’abito della Confraternita consiste in un camice bianco con cappuccio e una mantellina gialla con stemma della Confraternita, cordone bianco e merletto. La nostra confraternita è stata da sempre protagonista della vita religiosa della nostra comunità grazie all’ impegno dei tanti confratelli, soprattutto di coloro che non ci sono più a cui va il nostro saluto e ringraziamento. Se vuoi vivere una esperienza cristiana di condivisione e di crescita interiore, la nostra associazione ti aspetta affinchè si realizzino insieme progetti sempre più ambiziosi di aiuto e sostegno a chi soffre. Contatti Priore Alfredo Boni , Segreteria Piazza Duomo 18 , tel/fax 069447445
Inaugurazione Cappella 1 Giugno 2019
Foto della Confraternita torna alla pagina precedente
EVENTO DEL 3 SETTEMBRE 2011
Titolo evento: Benedizione del nuovo stendardo della Confraternita del SS. Sacramento di Monte Porzio Catone in sostituzione dell’antico stendardo del 1809. Questo prezioso ed ambizioso progetto si è reso possibile grazie all’ intervento di sponsors privati e dalla tenacia e il lavoro del consiglio della confraternita.
Data: 3 settembre 2011 – Festa di San Gregorio Magno
Luogo: Monte Porzio Catone (Roma)
Programma svolgimento evento :
ore 16.00 Accoglienza dei Priori e dei Rappresentanti delle Confraternite della Diocesi presso l’Oratorio del SS. Sacramento in Monte Porzio Catone (Roma);
ore 16.15 Accoglienza del Vescovo Diocesano con i Confratelli riuniti; processione al Duomo con le confraternite;
ore: 16.30 In Duomo la Benedizione dello Stendardo e breve Capitolo Generale Straordinario della Confraternita per la lettura e firma della Pergamena- ricordo “dell’inaugurazione dello stendardo”; intervento di S.E.R. Mons. Raffaello Martinelli;
ore: 17.00 Solenne Celebrazione Eucaristica
ore: 18.30 Conferenza di presentazione dello stendardo :
Saluto del Priore e del Segretario della Confraternita
Saluti delle Autorità
“Progetto e realizzazione”: intervento della Dott.ssa Stefania Severi, critico di arte sacra, e dell’autrice dell’opera, l’artista Luminita Taranu
L’evento è organizzato dalla Confraternita del Santissimo Sacramento di Monte Porzio Catone, su iniziativa del segretario, Ing. Gianluca Minucci.
E’ patrocinato da: Diocesi di Frascati, Parrocchia San Gregorio Magno di Monte Porzio Catone, Comune di Monte Porzio Catone, Provincia di Roma, Regione Lazio, Ambasciata di Romania in Italia, Ambasciata di Romania presso la Santa Sede e Accademia di Romania a Roma.
La pubblicazione, stampata in occasione all’evento, contiene insieme al prezioso intervento del Vescovo di Frascati, S.E.R. Mons. Raffaello Martinelli, una serie di interventi e testi di saluto da parte delle autorità del mondo ecclesiale e laico italiano e romeno, come quello di Don Pierguido Peruzzi, Parroco della Parrocchia di San Gregorio Magno di Monte Porzio Catone, del Sig. Alfredo Boni Priore della Confraternita del Santissimo Sacramento di Monte Porzio Catone, dell’Ing. Gianluca Minucci segretario della Confraternità, dell’On. le Sergio Urilli, Consigliere alla Provincia Roma, del Dott. Luciano Gori, Sindaco di Monte Porzio Catone, di Sua Eccellenza Dott. Razvan Rusu Ambasciatore della Romania in Italia, di Sua Eccellenza Bogdan Tataru Cazaban Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede, del Dott. Cornel Baicu Direttore dei Programmi dell’Accademia di Romania a Roma.
Testo critico della Dott.ssa Stefania Severi, storico e critico d’arte.
Relazione artistico descrittiva dell’artista Luminita Taranu, autrice dell’opera.
Lo stendardo della cinquecentesca Confraternita del Santissimo Sacramento di Monte Porzio Catone, realizzato dall’artista Elena Luminita Taranu, negli anni 2008-11, rappresenta un unicum nell’ambito della produzione artistica specifica. Lo stendardo va a sostituire, ai fini processionali, quello del 1807 conservato in Duomo, il cui stato di conservazione non ne consente il trasporto nel corso delle principali processioni e in specifico per quelle in occasione della settimana di feste per il patrono Sant’Antonino martire, la cui memoria è celebrata il 2 settembre.
Lo stendardo, di m. 2,80 di larghezza e m. 4,20 di altezza, il più grande in Italia, è uno tra i più grandi in Europa, ed è dipinto su entrambi i lati con ossidi e colori acrilici su tessuto “con trama di arazzo” in puro cotone prodotto in esclusiva dall’azienda Startes Jacquard di Villasanta (MI). L’autrice è Luminita Taranu, artista di origine romena da anni legata al territorio di Monte Porzio Catone.
Il lato A è dedicato al Santissimo Sacramento con Sant’Antonino martire e San Gregorio Magno. Il lato B è dedicato alla Madonna di Loreto e ai Santi Carlo Borromeo e Filippo Neri. In entrambi i lati, la scena è inquadrata entro elementi architettonici, con impostazione centrica con una progressione, dal basso verso l’alto, dalla realtà terrena a quella oltre-terrena; gli stemmi e le iscrizioni sono collocati nei lembi inferiori. Caratteristica comune ai due lati è la discreta presenza della scrittura, come elemento decorativo e al contempo simbolico, qualificante e originale. I due testi, tratti dal Libro II dei “I Dialoghi” di San Gregorio Magno e relativi a “La vita di San Benedetto da Norcia”, sono ripresi, nella grafia, dall’originale manoscritto latino conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.
Investigando le tecniche, i riferimenti estetici ed i soggetti dell’opera, così scrive Stefania Severi nella sua presentazione: “Ciò che colpisce in tutto questo grande lavoro è la capacità dell’artista di creare una relazione tra macrocosmo e microcosmo, tra mondo soprannaturale e mondo terreno.
Se, infatti, a un primo impatto a distanza lo stendardo comunica d’immediato la sua funzione per la presenza evidente degli elementi costituitivi quali il Santissimo Sacramento, Maria e i Santi, la ricchezza dei particolari minuti, dalle vesti agli elementi simbolici, dai particolari degli abbigliamenti alla definizione analitica degli acini d’uva, ci “racconta” una storia ricca di aneddoti avvicinando il mondo spirituale al vissuto quotidiano. Questo raro e suggestivo equilibrio è certamente uno dei grandi meriti di quest’opera che si presenta, nel panorama dell’arte d’inizio XXI secolo, unica per concezione e grandiosità di impostazione; unica perché dimostra una maturazione stilistica che comporta l’assimilazione di tutte le principali tecniche artistiche, dall’affresco alla pittura ad olio, dall’acquarello alla grafica; unica perché si avvale di procedimenti che ne garantiscono l’irripetibilità; unica per l’ottemperanza a requisiti sia devozionali sia estetici; unica perché pur inserendosi in un filone tradizionale dichiara esplicitamente la sua modernità.”
Dott.ssa Stefania Severi (critico d’ arte)
ANTICA CAMPANA DELLA CAPPELLA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO
Nel 2009 è stata recuperata la più antica campana di Monte Porzio Catone risalente al 1596. La campana dimostra l’ esistenza , all’ epoca di una cappella dedicata al Santissimo Sacramento. Tale cappella venne distrutta durante un bombardamento nella scorsa seconda Guerra Mondiale. La campana è stata custodita presso un istituto di suore nella nostra Città fino ai giorni nostri.
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